I volumi sono corredati da indici, glossari e tavole illustrate e riuniscono tutte le notizie finora conosciute sull’argomento, sia quelle già note e pubblicate sia quelle inedite. Il progetto, iniziato nel 1998 in occasione degli studi preparatori per la mostra Gonzaga. La Celeste Galeria Il Museo dei Duchi di Mantova (02/09/2002 – 12/01/2003), è stato svolto dal gruppo di ricerca del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te. Con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Mantova, che ha coordinato l’ingente lavoro di spoglio delle fonti, i ricercatori hanno compilato una Banca Dati che raccoglie informazioni relative alla storia del Collezionismo gonzaghesco fra il 1563 e il 1630. Il collezionismo gonzaghesco e le fonti d’archivio L’Archivio di Stato di Mantova ha collaborato al progetto di ricerca sul collezionismo gonzaghesco coordinando l’ingente lavoro di spoglio delle fonti eseguito dai ricercatori incaricati dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te. Le ricerche sono state condotte nell’archivio Gonzaga, uno fra i più completi e omogenei archivi di famiglie che hanno governato l’Europa in età moderna giunti sino a noi. Come il patrimonio storico artistico della città rappresenta la testimonianza viva e tangibile della famiglia Gonzaga che ha retto le sorti di Mantova dal 1328 al 1707, il patrimonio documentario ne rappresenta la memoria “cartacea” che consente di ricostruire dall’interno la storia della famiglia, della città, del piccolo stato padano, nel complesso intreccio di relazioni che si dipana e si estende nel tempo in una rete di relazioni di portata europea. Dal XV secolo, infatti, i Gonzaga istituiscono una rete stabile di rapporti diplomatici con le altre corti italiane ed europee presso le quali soggiornano residenti, oratori, ambasciatori che hanno il compito principale di riferire pressoché quotidianamente le notizie di carattere politico, ma che a loro volta diventano canali privilegiati per notizie riguardanti la committenza artistica, il commercio d’arte, il collezionismo. Le serie documentarie privilegiate per questo tipo di ricerche sono state quelle della corrispondenza, che spazia dalla Corte cesarea alle Corti elettorali, dalle Fiandre alla Spagna, all’Inghilterra, alla Francia, passando per Roma, Venezia, Firenze, Milano e altre importanti città. Altri documenti d’importanza fondamentale sono stati gli inventari dei beni dei Gonzaga. Tra questi, gli inventari del 1542, del 1627 e del 1665 hanno consentito di verificare acquisizioni e percorsi di dipinti, mobili, gioielli, suppellettili e così via.