Cantanti e musicisti di varia provenienza, cultori di letteratura popolare e critici musicali, rimatori in ottava rima e pilastri del canto di tradizione orale, artisti e designer alle prese con la materia sfuggente del suono. Con la Parola che canta il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te intende esplorare in forma di festa l’ininterrotto dialogo tra musicisti e poeti, in un progetto organizzato insieme a Festivaletteratura e al Museo Civico di Palazzo Te.

L’IDEA:

L’assegnazione del Premio Nobel a Bob Dylan, lo scorso novembre (qui un bell’articolo scritto a suo tempo da Giorgio Signoretti), ha fatto storcere il naso a frotte di letterati e musicisti, estasiandone altrettanti. Perché? Il primo rullo di tamburo della preistoria era già carico di significato e gli aedi di tremila anni, a quanto ci è dato supporre, avevano ben chiaro il legame tra parola e ritmo. L’unione tra musica e parola affonda nella notte dei tempi: non c’è compositore occidentale che non si sia prima o poi imbattuto nella bellezza della parola; non c’è cantore popolare che non abbia aspirato, seppure inconsciamente, all’universalità della musica. Di qui l’idea di dare letteralmente voce a questo rapporto in fieri, mai definitivo. La parola che canta non si propone tuttavia come un percorso storico in cui si illustra, in modo puntuale e ordinato, l’evoluzione di stili e forme della letteratura per musica o, viceversa, della scrittura musicale per la poesia e per il teatro; essa è piuttosto un microcosmo di suggestioni sonore continue, spesso apparentemente contraddittorie e prive di un senso di percorrenza univoco. Ogni spettatore (questo il nostro auspicio), potrà così trovare e ritrovare piacere, emozione e memoria grazie a una sontuosa performance a più voci.

IL LUOGO:

Palazzo Te si è dimostrato subito la sede ideale per restituire la sensazione di incanto e di pienezza che accompagna l’esperienza della parola che si fa musica. Grazie alle sue sale monumentali, ai giardini, agli spazi segreti, la villa gonzaghesca – come già testato al Festival del 2012, in occasione del cinquecentesimo anniversario dell’Orlando Furioso – offre la possibilità di più ascolti contemporanei, lasciando la libertà di farsi guidare dal proprio orecchio e dalla propria curiosità, come all’interno di una grande festa rinascimentale. Nella varietà della proposta complessiva, ciascuna area del Palazzo avrà una specifica caratterizzazione a seconda della propria sonorità, dell’apparato visivo e della sua collocazione all’interno del complesso architettonico. L’ampio giardino dell’Esedra ospiterà gli incontri di maggiore impatto spettacolare, le testimonianze di alcuni dei protagonisti della scena musicale, gli omaggi ad artisti che sono ormai parte del patrimonio identitario di intere generazioni. Le sale monumentali del Palazzo si trasformeranno in vere e proprie stanze musicali. Tre stanze saranno dedicate ai generi che meglio esemplificano la stretta relazione tra poesia e musica: il madrigale, l’opera, il Lied e – con un’accelerazione fino al Novecento – la canzone d’autore. La Sala dei Giganti e l’Appartamento Segreto saranno affidate ad artisti contemporanei che giocano con il suono per trasformarlo in scultura o in elemento di reinvenzione dello spazio. Le sale dell’ala napoleonica saranno destinate alla libera fruizione di singoli brani musicali attraverso le postazioni di un jukebox realizzato da Giovanni BiettiGiorgio Signoretti e Alessandro Portelli.

GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA:

Da giovedì 7 a sabato 9 settembre, dalle 18:30 alle 23:00 (biglietto d’ingresso a ogni serata: 15 euro), si potrà accedere a Palazzo Te e a tutti gli eventi in programma indicati sotto e suddivisi tra il Cortile dell’Esedra, la Loggia delle Muse, la Sala polivalente e le meravigliose Stanze Musicali, allestite presso alcune delle sale monumentali della reggia gonzaghesca, tra cui la Camera dei Giganti e la Camera di Amore e Psiche.

IL CALENDARIO GIORNO PER GIORNO, ORA PER ORA:


Giovedì 7 settembre:

Cortile dell’Esedra
19.00: Due voci per Dylan  Alessandro Carrera e Jordi Sierra i Fabra con Giorgio Signoretti.
Intermezzo: Un contrasto improvvisato in ottava rima – con Antonello Ricci (narratore), Donato e Pietro De Acutis (poeti improvvisatori)
21.30: L’Italia in lungo e in largo – Giovanna Marini e Francesca Breschi

Sala Polivalente
19.15: Cantare in ottava rima – Maurizio Agamennone con Alessandro Portelli
21.15: Il suono delle passioni. Baudelaire e il dialogo tra poesia e musica – Antonio Prete

Loggia delle Muse
18.45: A due voci – Choman Hardi con Hevi Dilara (voci)
23.00 A due voci – Franco Marcoaldi con Ivano Battiston (fisarmonica)


Venerdì 8 settembre:

Cortile dell’Esedra
19.00: Cuncordu e Tenore de Orosei
21.30: Bello mondo – rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri, sotto la guida di Cesare Ronconi

Sala Polivalente
19.15: Comporre musica sulle parole, comporre con le parole, comporre le parole Antonio Rostagno
21.15: An Index of Metals – di Fausto Romitelli presentato da Luigi Manfrin;

Loggia delle Muse
18.45: A due voci Milo De Angelis con Eva Perfetti (arpa)
23.00: A due voci Umberto Fiori con Luciano Margorani (chitarra elettrica )


Sabato 9 settembre:

Cortile dell’Esedra
19.00: Kriminal tango – Fanny & Alexander
21.30: Francesco Guccini con Alberto Bertoni

Sala Polivalente
19.15: Una poesia pop-orale – Giuseppe Antonelli
21.15: Ascoltando la musica del mondo – José Eduardo Agualusa e Tash Aw con Luca Crovi

Loggia delle Muse
18.45: A due voci – Roberta Dapunt con Marcello Fera (violino)
23.00: A due voci Antonio Prete con Marco Remondini (violoncello e sax)


STANZE MUSICALI (tutti i giorni dalle 19.00 alle 23.00)

Sala dei Cavalli
• Parole all’opera Fa- brizio Scipioni narrazione, Laura De Silva soprano, Yanfeng Li tenore, Francisco Augusto Bois basso, Alessandra Ialton- skaya pianoforte (interventi di 20′ circa dalle 19.00 in alternanza con la sala di amore e psiche)

Tinelli
• Singing american poetry Massimo Giuntoli pianoforte, tastiere, voce; Clara Zucchetti vibrafono, percussioni, tastiere, voce (interventi di 20′ circa dalle 19.00 ogni mezz’ora)

Sala di Amore e Psiche
• La camera della musica (da camera) Giovanni Bietti narrazione e pianoforte, Gemma Bertagnolli soprano (interventi di 20′ circa dalle 19.20 in alternanza con la sala dei cavalli)

Appartamento segreto
• Stimmung Stefano Arienti
sala dei giganti • Tuned volume Michele Spanghero

Ala napoleonica
• Jukebox – cinque secoli di canzoni da ascoltare in cuffia selezionate da Giovanni Bietti, Giorgio Signoretti e Alessandro Portelli.


PUNTO DI RISTORO (tutti i giorni dalle 18.30 alle 23.00)

SEDE
Palazzo Te
viale Te 13, Mantova
DATE
7/8/9 settembre 2017
ORARI
18.30 – 23.00
BIGLIETTI
Intero 15€
La prenotazione e la vendita dei biglietti è possibile esclusivamente attraverso la biglietteria di Festivaletteratura.
Il biglietto dà diritto all’accesso libero a tutti gli eventi in programma. L’accesso alle stanze musicali sarà regolato tenendo conto delle capienze consentite per ciascuna sala del palazzo.
Il biglietto non comprende le consumazioni al punto di ristoro.
Presso il Cortile dell’Esedra, nell’arco della tre giorni, avrà anche sede IL GIARDINO DEI SAPORI, nell’ambito del progetto #EATMANTUA, una originale proposta di Garden Food con i Jeunes Restaurateurs JRE – l’associazione che riunisce i migliori tra i giovani rappresentanti dell’alta gastronomia europea – che interpreteranno i piatti e i prodotti mantovani.

A volte la vita diventa tanto intensa da chiedere alla parola di diventare canto. In questi casi la prosa diventa poesia, la letteratura si fa teatro, e la parola assume la forza di dire il mondo in modo generoso e inaspettato.
Quest’anno con le serate “La parola che canta”, Festivaletteratura, Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te e Museo Civico di Palazzo Te hanno deciso di allearsi per realizzare una grande produzione dedicata all’evento della poesia.
Per tre sere e notti, dalle 18.30 a mezzanotte, nelle sale monumentali e nei cortili di Palazzo Te non risuoneranno solo le architetture immaginifiche di Giulio Romano, ma sarà presentata una serie ininterrotta di interventi, spettacoli e letture, tutti dedicati a raccontare la capacità che la parola ha di superare se stessa nell’incontro con la musica.
Questa produzione, realizzata insieme a Festivaletteratura con il sostegno di Regione Lombardia, è un degli eventi centrali per la stagione di Palazzo Te.

Stefano Baia Curioni
Presidente Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te
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