La mostra dell’autunno del 1998 è stata dedicata all’architetto finlandese Alvar Aalto (1898 – 1976) di cui si è celebrato in tutto il mondo il centenario della nascita.
Aalto iniziò la sua carriera di progettista sotto l’influenza del neoclassicismo a cui resterà segretamente sempre legato, ma ben presto la sua vena poetica inclinò verso un originale funzionalismo, d’impronta prettamente nordica. Sono ben noti alcuni capolavori dell’architetto, quali la biblioteca di Viipuri (1927 – 1935), il sanatorio Paimio (1929 – 1933), la villa Mairea (1938 – 1939), il Baker House Senior Dormitory al Mit (1946 – 1949), il municipio di Säynätsalo (1948 – 1952), l’istituto nazionale delle pensioni di Helsinki (1948 – 1957), la chiesa di Imatra (1955 – 1958) e il museo di Aalborg (1958, 1969 – 1973).
Peter Reed, curatore dell’esposizione al MoMA di New York, prima sede della mostra, ha individuato all’interno della carriera dell’architetto oltre 150 opere fra schizzi, disegni originali e modelli, supportati da un repertorio di fotografie d’archivio, oltre ad un’attenta antologia di oggetti d’arredo e di design. L’allestimento della mostra è stato curato dall’architetto Achille Castiglioni, che ha saputo reinterpretare lo spazio espositivo delle Fruttiere. La mostra ha avuto poi come terza sede nel mondo il Sezon Museum di Tokyo.
Mostra a cura di
Peter Reed
numero visitatori 101.698
DATE
Palazzo Te, Mantova
30.8 – 22.11 1998