In coproduzione con Festivaletteratura
Si rinnova l’ormai consolidata collaborazione tra Fondazione Palazzo Te e Festivaletteratura nell’attività di coproduzione di eventi tra arte e letteratura, nel segno della ricerca e della progettualità culturale.
Tre gli appuntamenti previsti nella ventiseiesima edizione del Festival, che reinterpretano in modo originale e nel segno della letteratura l’arte di vivere, filo conduttore della programmazione artistica ed espositiva della Fondazione di Palazzo Te per il 2022. Nell’incontro Un sapere tascabile si ripercorre la storia editoriale dei manuali Hoepli, formidabile operazione culturale che ha permesso la diffusione di un “saper fare” artigianale tra una vasta platea di pubblico; mentre al centro di Sulla buona creanza è il galateo come genere che ha codificato l’arte della relazione e del vivere sociale. A completare la proposta di quest’anno, una conversazione con il designer Marco Ferreri, che proprio prendendo ispirazione da un particolare dell’affresco della Loggia delle Muse di Palazzo Te ha disegnato il logo di Festivaletteratura.
GLI APPUNTAMENTI
12 | mercoledì 7 | ore 18.30
Pietro Redondi e Alberto Saibene
UN SAPERE TASCABILE
‘Nel 1870 Ulrico Hoepli acquista una libreria a Milano, nella galleria De Cristoforis, senza immaginare che, di lì a poco, quella nuova attività sarebbe diventata il punto di riferimento della divulgazione tecnico-scientifica e culturale dello Stivale. Da sempre caratterizzata da un “anticonformismo verso le mode editoriali e da una grande attenzione verso le trasformazioni sociali”, la grande impresa editoriale della manualistica Hoepli parte nel 1875 con il Manuale del tintore e arriva fino ai giorni nostri con un immenso catalogo di pubblicazioni che abbraccia i più disparati campi, tra attività artigianali, architettura e nuove tecnologie. Di tale prolifica opera di diffusione del sapere discutono insieme i due storici Pietro Redondi (Il catalogo Hoepli come classificazione del mondo) e Alberto Saibene (L’architettura nelle edizioni Hoepli, L’arte e la storia dell’arte nelle edizioni Hoepli).
58 | giovedì 8 | ore 18:30
Marco Ferreri con Beppe Finessi
PROGETTARE TRA METODO E LIBERTA’
Marco Ferreri, architetto e designer ligure che nel 2020 ha ricevuto il Compasso d’oro alla carriera, è legato a doppio filo con le vicende di Festivaletteratura: fu infatti lui a idearne il primo logo con la testa leonina e a curarne l’immagine durante le edizioni iniziali. Allievo di Bruno Munari – col quale progettò il celebre LibroLetto – Ferreri è stato indicato come “il punto di raccordo tra i grandi maestri e le nuove generazioni” e ha sempre saputo muoversi tra la grafica, il design industriale, l’architettura, la progettazione di arredamento e persino di
abbigliamento. Un creativo multiforme che infatti riconosce nel “non avere confini” il motivo fondante per la scelta della professione intrapresa, nella quale è vitale “non continuare a fare la stessa cosa”. Della sua incredibile produzione transdisciplinare (si pensi a Moto Tessuto o alla Poltroncina Airbag) e della “capacità di spostare il testimone un po’ più in là”, Marco Ferreri parlerà insieme a Beppe Finessi, collega e grande esperto di design contemporaneo.
179 | sabato 10 | ore 18:30
Inge Botteri e Amedeo Quondam
SULLA BUONA CREANZA
Le buone usanze dello stare in società variano naturalmente con il passare delle epoche, ma già in Età moderna si è iniziato a trasporre sulla carta le norme che era richiesto seguire nelle situazioni pubbliche. Strumento principe dell’affrontare le relazioni in modo corretto, è stato per secoli il galateo – dal più celebre trattato di monsignor Giovanni Della Casa fino alle buone maniere proposte da Erasmo da Rotterdam nel suo De la civilté puérile – raccolta di regole afferenti ai più disparati campi del quotidiano: il cibo, il vestiario, la postura, il dialogare. Sulla vasta produzione letteraria di norme comportamentali, dal XVI secolo al secondo dopoguerra, si confrontano due esperti “dell’arte di vivere”, la storica Inge Botteri (Galateo e galatei, La gente per bene) e l’accademico Amedeo Quondam (La conversazione, Tutti i colori del nero).