Autore
Giovanni Carlo Federico Villa
Realizzato da
Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te
Stampato da
Publi-Paolini
Pagine
126
In occasione delle celebrazioni per il V centenario della morte di Andrea Mantegna volute dal Comitato Nazionale è stato possibile riunire una significativa parte del corpus dell’artista su cui si è effettuata un’ampia campagna di indagini fisiche non invasive. Lo scopo delle analisi – che rientrano nell’ambito di un progetto finanziato dal Ministero per l’Università e la Ricerca scientifica e Tecnologica e che vede partecipi le Università degli Studi di Bergamo, Bologna, Ferrara, Milano e la Scuola Normale Superiore di Pisa – è volto a precisare i materiali pittorici e la tecnica esecutiva di Andrea Mantegna: attraverso la macrofotografia e la riflettografia si sono potuti ottenere i risultati più significativi. In particolare, la riflettografia ha consentito di riportare alla luce il disegno sottostante, impostato dall’artista prima della fase pittorica, e le variazioni in corso d’opera dei dipinti (i cosiddetti pentimenti), oltre che precisarne lo stato conservativo e l’estensione delle ridipinture. L’esito di questo importante lavoro scientifico è raccolto nel volume Indagando Mantegna di Giovanni Carlo Federico Villa.
Il testo di Villa, accompagnato da circa 200 immagini, racconta, attraverso dettagli visibili o da sempre celati, l’eccezionale e inesauribile potenza creativa del genio di Mantegna rivelando una inconsueta unitarietà tecnico-stilistica.
Il libro – principiato nel 2002 con le analisi sulla Pala di San Zeno e sulla Madonna della Vittoria del Louvre – mette in luce la fase preparatoria della pittura e offre la conferma finale dell’altezza di un artista che mantiene fede a quanto appreso nei primi anni di pratica e la cui sublime arte è tutta da ricercarsi in una sfrenata capacità inventiva e narrativa, in opere ove ogni millimetro di pittura è attentamente meditato e tracciato con un velo di pigmento.