Annarosa Buttarelli e Lucio Pozzi, in collaborazione con Donata Negrini e in co-produzione con la Fondazione Palazzo Te, fanno vedere arte ogni tanto, improvvisamente, per brevi momenti e in luoghi disparati, perfino in luoghi d’arte. Sono mostre o eventi di cose fatte da gente che veniamo a conoscere e che invitiamo a fare qualcosa: amici e amiche, famiglia, conoscenti, noi stessi e soprattutto molti altri e molte altre. Sono cose da vedere, ma poi succede che ci sia anche roba da leggere o ascoltare o toccare o assaggiare o fiutare. Mantova è non solo un centro ideale per agire con reticenza e nel contempo offrirsi in pubblico ma pure un luogo mentale che spunta anche altrove. Tutto parte da Mantova, ma poi MATtam potrà avvenire dovunque: Lodz, Ulan Bator, Bamako, Parigi, Asuncion, anche Mantova. Gli eventi avvengono quando capita e vengono annunciati a voce o per email. Di solito durano circa un paio di ore o un po’ meno. Piuttosto che avere programmi, il senso di questa operazione genera il suo significato mentre avviene. (Manto è la mitica sacerdotessa fondatrice di Mantova.)

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MATtam 61
Manto Arte Temporanea | Temporary Art Manto
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David Lindberg
Previsioni e idraulica

Domenica 12 marzo 2023 ore 10:30 – 13:00 esatte
Tinelli di Palazzo Te| Mantova

“Questa è una mostra di piccoli dipinti che ho realizzato a Brooklyn NY in cui mi sono concentrato sul movimento del colore nella resina. Per ogni quadro ho dapprima pensato un piano, poi con la tela distesa, ho steso i colori e ho lasciato che il pigmento e la resina si depositassero secondo le loro differenze di peso, viscosità e volume. I colori si muovono per 4-5 ore e cerco di non intervenire. Queste opere vengono esposte verticalmente.” D. Lindberg, 2022

Davide Lindberg è nato nel 1964 a Des Moines, Iowa, USA. 1998 BFA in arte e architettura Parson School of Design, NY, USA. 1989-1997, ha vissuto e lavorato a Brooklyn, USA; 1998-2015 Amsterdam, Paesi Bassi; 2016-2017 Milano, Italia; 2017-a oggi Brooklyn New York. Lindberg utilizza materiali e pigmenti composti di resina avanzati per guidare il flusso imprevedibile di questi materiali tra la sua prima visione e la diffusione dei materiali mentre si induriscono lentamente. Le opere d’arte sono incontrollate e precise. La sua arte è stata ampiamente esposta negli Stati Uniti e in Europa, in Italia presso Studio la Città, Verona, Università Bocconi, Marco Rossi Arte contemporanea e in altre iniziative.


Mostre passate

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Charles Clough
Clufffalo:Numbers

Domenica 26 febbraio 2023 ore 10:30 – 13:00 esatte
Tinelli di Palazzo Te| Mantova

In risposta alla tendenza a bloccare l’arte esclusivamente in recinti sociali o politici, l’artista ha scritto: “Il valore politico dell’arte è la bellezza come simbolo dell’amore”. È intensamente impegnato nel fare arte sotto forma di pittura lavorando da solo e anche in gruppo. Scrive: “Nell’edificio storico del Roycroft, a Buffalo, presento un laboratorio di pittura pubblica ‘Clufffalo: Season’ in cui collaboro con partecipanti dai 2 ai 98 anni”. “Abito il pittorico”.

Ha insistito anno dopo anno riempiendo piccole e grandi superfici piane di ogni tipo con smalti dai colori vivaci e forme di lattice in composizioni monumentali o intime. Clough ha attraversato i decenni alla moda dominati da teorie e programmi estetici, riaffermando il potere della pittura in quanto tale e ci riuscì arrivando ad essa con un atteggiamento quasi distaccato che consente la massima concentrazione. “Le opere in latex su pvc che ora espongo per MATtam a Palazzo Te sono del gruppo ‘Clufffalo: Numbers’, dipinte da me solo come mio contributo alla domanda: cos’è la pittura oggi?”

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Lorenza Sannai
Dialogo e memoria

Domenica 29 gennaio 2023 ore 10:30 – 13:00 esatte
Tinelli di Palazzo Te| Mantova

Dipingere è un’attitudine che nasce intimamente e così come è difficile stabilire esattamente da cosa parte la necessità, ancora meno facile è distaccare i passaggi degli avvenimenti quotidiani dalla pittura, per cui potremmo dire che la pittura è in dialogo con lo stato d’animo ed è un lavoro dell’inconscio. Nelle opere di Lorenza Sannai la geometria non è geometria: non troviamo regole ma solamente l’uso degli strumenti che generano la geometria, producendo forme precise e definite che si incastrano, si insinuano come cunei una dentro l’altra. Si genera così un effetto che è ordinato, ma in realtà è in perenne movimento. Per questo quando il quadro è finito non è finito: spetta a chi guarda entrare in contatto con esso, forse muoverlo, girarlo, diventare quasi partecipe fisicamente di questa ricerca di adattamento. Il lavoro presentato ha avuto l’influenza di molte opere dal 1300 ai primi del ‘900, evidenziando l’importanza della memoria che inevitabilmente trasforma e dà nuova forma.

Lorenza Sannai è nata in Sardegna. Vive e lavora in Valeggio sul Mincio (VR) e Hudson (NY). Da anni persiste la sua ricerca pittorica indagando la geometria, lo spazio e il colore. Dal 2014 è membro dell’associazione American Abstract Artists con la quale annualmente partecipa a mostre di gruppo in NYC o itineranti in USA ed Europa presso gallerie private o musei. Negli ultimi tre anni ha avuto mostre personali a Cagliari e Mantova, e partecipato al Premio Lissone nel 2018. Il suo lavoro è in collezioni pubbliche e private.

“L’esegesi di un’opera si colloca nello spazio irrisolto della reciprocità, che fra l’artista e chi guarda non concede mai alcuna possibilità di quiete” Donata Negrini

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Paolo Marcolongo
Metamorfosi del soffio

Domenica 11 dicembre 2022 ore 10:30 – 13:00 esatte
Sala Attilio Regolo del Giardino Segreto-Palazzo Te| Mantova

Artista caratterizzato da un’ispirazione multiforme, Paolo Marcolongo è uno dei rappresentanti più significativi della Scuola Orafa Padovana e qui presenta la produzione artistica degli ultimi anni, espressa sia nel gioiello che nelle sculture in vetro. Nei suoi gioielli le
complessità dei riferimenti scultorei, artistici ed estetici che caratterizzano la sua evoluzione creativa trovano un compendio e un perfetto equilibrio. La natura sboccia nella sua sensualità e nella sua pericolosità, da un lato espressa da metalli preziosi a volte pungenti, acuti e spinosi, dall’altro attraverso la morbidezza del vetro che esplode in un dialogo ancestrale, quasi archetipico, tra colore, trasparenza, peso e forma. Nelle piccole sculture prevalgono il gioco concettuale e l’incastro architettonico dei colori, dei pesi e delle forme. Delicate impalcature disegnano e incorniciano lo spazio in minimalistiche visioni in cui il vetro si presenta spesso contaminato da ruggini e ferro, lateralmente, a contraltare del vuoto.

“L’esplorazione trasformatrice fa da contrappunto all’intenzionalità compositiva, rinnovando lo stupore della forma in sé compiuta.” Donata Negrini

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Marco Culpo
Davanti ai colori

Domenica 9 ottobre 2022 ore 10:30 – 13:00 esatte
Sala Attilio Regolo del Giardino Segreto-Palazzo Te| Mantova

“La mia ricerca è orientata al colore, questo implica interagire con un mondo alchemico fatto di tele, cotone, juta, carte, leganti, medium, saturazioni, asciugature, pigmenti, ossidi, terre, oli, acrilici, tempere, cere resine, aggrappanti, reticolanti, pennelli, pennellesse, spatole, lame. Non so mai prima esattamente dove andrò a finire; ma quello è il senso – non si deve sapere esattamente dove arrivare, altrimenti il viaggio è inutile. Per me il colore ha un senso solo in relazione con gli altri colori – non è una monade. Che vuol anche dire che io ho senso solo se sono in relazione con altri esseri umani.”

Marco Culpo vive e lavora a Mantova. All’Accademia di Venezia ha seguito i corsi di Emilio Vedova. Ha tenuto corsi di formazione e laboratori sul colore presso vari istituti italiani e ha collaborato a vari spettacoli con numerosi gruppi teatrali. Tra le principali esposizioni personali: 1995 “Fare e rifare”  – Atelier d’Arte Ducale, Mantova; 1996 “Percorsi impossibili” – Centro Sociale Auser, Marmirolo; 1998 “Per visioni lontane” – Casa degli artisti, Tenno Villa del Monte di Tenno (Trento);2003 “8tele”  – Villa Granata, Reggio Emilia; 2004 “Reversibile” nella sala delle conferenze, Cerea (Verona); 2006 “Dipinti” – galleria Einaudi – Mantova; 2017 “Oltremare” – centro LILT – Reggio Emilia; 2018 “Sintagmi” – Casa del Rigoletto – Mantova. Ha partecipato alle rassegne collettive:1998 “Apocalisse di Giovanni” – Palazzo Ducale, Mantova; 2000 “Arte a Mantova 1950-1999” – Palazzo Ducale, Mantova; 2011 “Arte a Mantova 2000-2010” – Casa del Mantegna, Mantova; 2013 “In memoria di A. Cappi” – Muvi – Viadana; 2016 “MantovaArte Studi aperti” – Palazzo dei Capitani

“Per assecondare la materia, bisogna abbandonarsi alle vibrazioni della luce, accogliere il piacere di trasformare, e infine non smettere di liberare lo sguardo verso ogni possibilità di orizzonte.” Donata Negrini

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Gilberto Scuderi
Verticale

Domenica 3 luglio 2022 ore 10:30 – 13:00 esatte
Sala Attilio Regolo del Giardino Segreto-Palazzo Te| Mantova

“Verticale” è un piano perpendicolare a un piano orizzontale. Si parte insomma da terra per salire in alto, attratti verso il basso dalla forza
di gravità. Che è quella che rovina tutto. Così bisogna avere basi minimamente solide, altrimenti avviene il crollo. È ciò che capita più o meno spesso alla mie opere, precariamente stabili. Da qui lo studio dei contrappesi, che talvolta non superano l’esame.

Gilberto Scuderi è nato a Mantova, città da cui non si è mai spostato se non per le vacanze, di solito passate in Italia. Ha comunque visitato alcune delle principali capitali europee (Berlino, la preferita), pur mancandogli Parigi. Rifugge un viaggio a New York, già prepagato. Conosce bene Roma (parenti e amici lo hanno ospitato fin da ragazzo), ricorda con affetto infantile la paterna Sicilia etnea e vagheggia la Napoli nel ricordo del passaggio dall’adolescenza a ciò che è venuto dopo.

“Continuare a giocare con le forme e con le parole, senza pretendere di governarle, è la via maestra di una ricerca che si rigenera sempre di
nuovo, a dispetto del tempo.” Donata Negrini

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Vanna Truffelli
L’arte senza il peso dell’Arte

Domenica 19 giugno 2022 ore 10:30 – 13:00 esatte
Sala Attilio Regolo del Giardino Segreto-Palazzo Te| Mantova

“Ho iniziato a scattare con una Hasselblad, ma non ero a mio agio e l’ho regalata a un amico fotografo professionista. Ho usato per anni una fotocamera Canon, e nell’ultimo periodo ho usato anche diverse piccole macchine digitali. Amo molto camminare fino a perdermi, mentre osservo dettagli di oggetti, di animali, di case, di cortecce di albero, di acque… mentre non sono molto attratta da soggetti umani. In ogni cosa, naturale o meno, cerco l’elemento e la forma spirituali. In questa ricerca sono arrivata anche a inventare “nature morte” che costruisco e riprendo con molte variazioni di luce. Non amo spiegare le mie foto, né amo che siano interpretate, perché la bellezza è tutta racchiusa in loro, e va gustata così com’è, con un ritegno di tipo orientale.”

Vanna Truffelli, classe 1946, ha tenuto nascosta a tutti la sua arte fotografica, finché MATtam le ha “imposto” di mostrarla. Nel 2016 ha mostrato per la prima volta in un MAT realizzato al Cubo di Mantova. Dopo questo MAT a Palazzo Te, ci sarà una sua personale in cui finalmente si potranno vedere molte delle sue originali fotografie.

“Un nuovo paganesimo ispira la ricerca dell’enigma che ci chiama dagli elementi naturali e dalle cose, fino a ricongiungerci a loro in una sola imperturbabile energia.” Donata Negrini

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Paolo Barbi
Last Snapshots

Domenica 15 maggio 2022 ore 10:30 – 13:00 esatte
Sala Attilio Regolo del Giardino Segreto-Palazzo Te| Mantova

Paolo Barbi ha iniziato a fotografare mentre frequentava l’Istituto d’Arte di Mantova, influenzato dalla bellezza degli affreschi di Giulio
Romano, Andrea Mantegna e Pisanello. Mentre esplorava la fotografia a 360 gradi, si è specializzato nella moda, specialmente ritratti, paesaggi e still life dove ha ricercato perpetuamente l’anima degli oggetti.

La sua esperienza di lavoro è molto vasta, parallelamente agli scatti di moda ha collaborato per 18 anni con Manuela Pavesi, personaggio eclettico e iconico del mondo della moda.
Paolo Barbi vive tra Bologna, Milano e Mantova e adora Parigi dove lavora spesso.

“Questa esposizione è un piccolo cahier di viaggio nel mondo accanto al mio lavoro; persone, dettagli e luoghi rubati in comune accordo”.

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Lucia Veronesi
Nonostante il pensiero 

Domenica 10 aprile 2022 ore 10:30 – 13:00 esatte
Sala Attilio Regolo del Giardino Segreto-Palazzo Te| Mantova

Lucia Veronesi si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, nel 2000 e si trasferisce a Venezia nel 2003. Lavora con
il collage, i tessuti, la pittura, il disegno, il video e l’installazione. Ha esposto in numerose gallerie, musei e fondazioni tra cui Museo Pino Pascali, Polignano a Mare, galleria Alberta Pane, Venezia, Casa Testori, Milano, Fondazione Michetti, Francavilla al Mare, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, Museo della città di Rimini. I suoi video sono stati selezionati per numerosi festival nazionali e internazionali tra cui 32. Torino Film Festival e la quarta Biennale di Gerusalemme; ha partecipato a diverse residenze artistiche sia in Italia che all’estero.

“Nonostante il pensiero” è il titolo di una serie di opere che nascono dal semplice desiderio di lavorare con quella leggerezza scomposta, quella libertà e quel caos ritmico che lo spazio, dove tutto ha preso forma, mi ha suggerito. È un lavoro istintivo: il pensiero rimane
sospeso, il fare è più veloce, lo sorpassa senza farsi troppe domande.

“Quando prevalgono il gesto e la sua velocità, il richiamo della materia seduce tutti i sensi e invita a un pellegrinaggio senza meta” Donata Negrini

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Matteo Pistoni
HUMAN BEING

Domenica 27 marzo 2022 ore 10:30 – 13:00 esatte
Sala Attilio Regolo del Giardino Segreto-Palazzo Te| Mantova

Matteo Pistoni è nato a Mantova nel 1972 e ha scoperto la fotografia nel 2012 in vacanza, con il telefonino come primo strumento. La sua formazione è stata poi da autodidatta studiando manuali e libri dei grandi maestri.

Dal fotografare ogni cosa vedesse, nel tempo ha trovato nella “strada” il suo Habitat ideale. L’essere umano con le sue mille sfaccettature lo ha sempre interessato e il contesto urbano è l’ambiente ideale per cogliere i suoi momenti: un gesto, un’espressione, un sentimento. In strada gli piace fotografare l’amore, l’ironia e il minimalismo delle forme umane in ampi contesti urbani.

”Se ci si affida all’istante senza pretendere di governarlo, all’immagine fissata per sempre si accompagneranno anche suoni e sensazioni, immaginati eppure autenticamente presenti nella cornice del luogo” Donata Negrini

MATtam 51
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Marta Nijhuis
MYHERSELF
Il mio autoritratto di lei

Domenica 19 dicembre 2021 ore 10:30 – 13:30 esatte
Sala Attilio Regolo del Giardino Segreto-Palazzo Te| Mantova

Artista transmediale italo-olandese, filosofa e scrittrice, Marta Nijhuis è nata a Milano nel 1983. Dal 2009 vive e lavora a Lione, dove è docente universitaria.
Il suo lavoro, incentrato su un’interpretazione del tema dell’identità focalizzato sulla nozione filosofica di “differenza”, è stato esposto in numerosi contesti internazionali.

Una serie di ritratti femminili—realizzati con una penna 3D utilizzando un filamento di plastica nera biodegradabile in modo da ottenere un disegno ”solido”, scultoreo— è il punto di partenza per un progetto fotografico di selfies nei quali l’artista indossa quei ritratti come fossero, a un tempo, maschere e punti di vista diversi sul mondo.

”In questo tempo fragile non rimane che giocare con l’identità, sperimentare nuovi profili e farsi beffa di ogni limes tra unicità e omologazione.” Donata Negrini