L’arte e l’architettura, la letteratura e la storia, la tradizione e la produzione del territorio: attorno a questa preziosa triade di binomi nasce la nuova alleanza tra Fondazione Palazzo Te e Villa Della Torre. Un progetto esclusivo che prima di tutto conferma lo straordinario potere evocativo in dote al patrimonio culturale italiano oltre che il grande potenziale rappresentato dalla sinergia pubblico – privato.

Da un lato Palazzo Te a Mantova, dimora dei Gonzaga pensata su imitazione delle antiche ville romane e riconosciuta come uno dei migliori esempi di villa rinascimentale suburbana manierista, dall’altro Villa Della Torre a Fumane poco distante da Verona, costruita dalla omonima famiglia tra il quattro e cinquecento in chiaro omaggio alla civiltà di Roma diventata un unico di “domus antiqua romana”. Due capolavori la cui storia ha attraversato i secoli, correndo su uno stesso binario: quello del Maestro Giulio Romano. È proprio da questa comune firma d’autore che il racconto odierno realizzato dalle due realtà ha inizio andando a svelare una serie di assonanze, estetiche e concettuali, che le accomunano.
La prima suggestione ha per protagonista il gioco prospettico degli spazi offerto da entrambe le facciate: una successione razionale e regolare che basandosi su un unico asse mediano garantisce all’osservatore un’altrettanta unica prospettiva. Di eguale matrice anche l’opera architettonica che caratterizza gli spazi esterni dove in entrambi i casi campeggia una distintiva peschiera rettangolare sormontata da un ponticello romano a tre arcate così come la presenza del satiro, utilizzato come elemento decorativo. A richiamare i tozzi monoliti a fusto rustico dell’atrio di Palazzo Te è poi il peristilio di Villa Della Torre, fulcro di tutta la dimora, con il suo palese non-finito dei pilastri dalle grosse bugne appena sbozzate e dalla marcata irregolarità dei capitelli. Un elemento riconosciuto come cifra distintiva del linguaggio del Maestro Giulio Romano, al pari del suo ritornante richiamo al grottesco e all’orrido di cui sono evidente espressione i mostruosi giganti camini posti all’interno di Villa Della Torre e gli stupefacenti affreschi che adornano le pareti della Camera dei Giganti di Palazzo Te.

A conferma del grande impegno e della collaborazione fertile tra i due enti, Villa Della Torre – monumento ma anche cantina della Valpolicella di proprietà della famiglia Mastella Allegrini – sceglie di vestire, proprio con l’affresco della Volta della Camera dei Giganti di Palazzo Te, un’edizione limitata del suo Valpolicella Classico Superiore, prodotto con le uve dei vigneti che circondano la Villa. Nasce così il vino “Camera dei Giganti” Valpolicella Classico Superiore DOC. Un’alleanza felice e fertile, salutata dalla produzione di un vino nuovo che è figlio di antiche storie e di un comune raffinato senso della bellezza. Un’iniziativa esclusiva all’insegna dell’identità culturale e della valorizzazione del territorio. Un progetto che rende concretamente omaggio alla profonda e autentica passione per il bello e il buono del “saper fare italiano”. Un racconto che, mettendo in luce le somiglianze e a fattor comune le eccellenze, di fatto ridimensiona le distanze tra i due luoghi, avvicinando virtualmente le due città – Mantova e Verona – e a livello macro, le due regioni – Lombardia e Veneto. Porgendo anche una mano nuova al turismo di prossimità.

“CAMERA DEI GIGANTI”
Valpolicella Classico Superiore DOC 2020

Prodotto in edizione limitata e numerata. Disponibile in formati da 0,75L, 1,5L e 3L.

La nostra etichetta è acquistabile presso Spazio Te Bar, al wineshop di Villa Della Torre e sul nostro SHOP ONLINE.

Il Valpolicella Classico Superiore “Camera dei Giganti” si distingue per una particolare intensità e ricchezza aromatica.
L’affinamento in legno conferisce al vino un profilo complesso e profondo. Nel calice si presenta di colore rosso rubino
mediamente carico. Il bouquet esprime aromi di lampone, piccoli frutti di bosco, sfumature di vaniglia e spezie. Al palato ha una buona struttura con tessitura tannica sottile, ben integrata ed un finale fresco e persistente. Armonioso ed equilibrato, ha una beva piacevolmente morbida e fresca così da renderlo molto versatile negli abbinamenti con il cibo. Gradevole nella sua versione giovanile, assumerà ulteriore piacevolezza con l’affinamento in bottiglia.