Rayografie – Opere di Renzo Bertasi
16.01.2024 – 05.05.2024
Spazio Te

Il fotografo espone le opere chiamate Rayografie con cui si confronta con tutti gli anni trascorsi svolgendo ricerca e sperimentazione fotografica: pur restando fedele allo spirito profondo che anima il suo lavoro dagli esordi, Bertasi è approdato ad un nuovo piano espressivo, un piano animato da suggestioni e atmosfere di una rinnovata dimensione poetica; continua infatti a servirsi delle alchimie del laboratorio fotografico, della camera oscura, per indagare nuove possibilità espressive.
L’investigazione, in questo lavoro, viene compiuta in totalità su corpi vegetali, dei quali vengono rivelate le strutture intime. Il risultato delle riprese è legato al tempo dell’azione e alle condizioni cliniche dell’oggetto.
L’impiego dei raggi X consente di superare l’impatto fisico della materia per svelare l’ossatura essenziale. Queste Rayografie non intendono rappresentare puramente una dimensione artigianale, ma soprattutto una prospettiva e visione artistica. Le opere sono realizzate con una autentica macchina per riprese radiografiche ai Raggi-X e grandi lastre fotosensibili che poi ho stampato a contatto, anche in esposizione multipla.

Renzo Bertasi nasce a Lazise (VR) nel 1949, attualmente vive e lavora sul Garda a Soiano del Lago (BS).
Negli anni Settanta inizia a fotografare interessandosi alla fotografia sociale. Attorno agli anni Ottanta inizia le sue prime sperimentazioni sul negativo, “Fine – inizio – ricomposizione”. Dal 1985 al 1995 tiene corsi di fotografia per istituzioni pubbliche e private. Dal 1987 ad oggi pubblica circa una ventina di cataloghi che riguardano le sue molteplici ricerche e indagini sul mondo della fotografia e un paio di volumi legati a un lavoro di ricerca sul materiale fotografico storico del Lago di Garda. Ha partecipato a mostre internazionali: Pechino, Svezia, Germania, Austria e Spagna. Le sue opere costituiscono un fondo presso il CSAC di Parma. Il suo linguaggio si avvale prevalentemente del mezzo fotografico tradizionale. Cura personalmente le stampe e tutte le elaborazioni in camera oscura.