29 maggio – 02 giugno
Trame SonoreChamber Music Festival in Mantova

Si svolge dal 29 maggio al 2 giugno 2024 la dodicesima edizione di Trame Sonore – Chamber Music Festival in Mantova. Trame Sonore è molto più di un festival musicale. Percorsi tematici, itinerari culturali, workshop e incontri s’intrecciano ai concerti per una manifestazione internazionale che è meeting di artisti dal mondo e omaggio alla musica da camera: nei giorni di Trame Sonore, Mantova, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si offre ai visitatori in una prospettiva inedita d’incontro tra musica, arte e architettura.

Trame Sonore sceglie di dedicare un percorso d’ascolto – una trama – allo spunto tematico di Fondazione Palazzo Te: le metamorfosi. Queste metamorfosi musicali raccolgono un ricco repertorio fatto di trascrizioni e arrangiamenti, folksongs e celebri melodie, voci di secoli distanti che s’incontrano nelle sale di Palazzo Te e da qui percorrono tutto il festival. La trama diventa un laboratorio alchemico, dove suoni antichi si trasformano in nuove scoperte, dove l’universale si manifesta nelle proporzioni del gruppo cameristico. Una dedica alla musica che cambia forma, ma resta se stessa. In sintesi, si libera.

Una proposta che a Palazzo Te si sviluppa in oltre 15 concerti, un’offerta trasversale al festival ma con baricentro in Sala dei Cavalli, che articola diverse prospettive sul significato musicale della metamorfosi. Il percorso si avvia con la più semplice chiave di lettura: quella della trascrizione e dell’arrangiamento, del lavoro messo in opera dall’autore originale o dai suoi interpreti per destinare una composizione a nuovi organici strumentali: sarà ad esempio il caso di alcuni concerti per pianoforte di Mozart proposti una versione con quintetto d’archi.
Diverso il caso della rielaborazione di melodie popolari, materia prima che si presta e s’adatta alle forme classiche nella nutrita produzione di danze caratteristiche e folksongs del mondo classico, in un processo che nobilita gli originali secondo i modi di Ravel, De Falla o Kodaly. Dinamica di segno opposto quella degli omaggi, delle citazioni e delle rielaborazioni, dove l’autore si pone in dialogo con nobili predecessori: come nel neoclassicismo di uno Stravinsky (che mima Pergolesi) o nel polistilismo di Schnittke (che dialoga con l’innovatore del Novecento, Mahler). Si gioca con gli stili nei palazzi e nelle piazze, con alcuni omaggi in chiave jazz dei classici di Vivaldi e Puccini.
Concludono questo percorso l’Arte della Fuga e l’Offerta Musicale, il dittico del magistero costruttivo di J.S. Bach, opere concepite senza una precisa strumentazione, che qui rappresentano la declinazione più aderente al modello ovidiano che Trame Sonore vuole offrire: l’universale che assume una forma e incontra l’uomo in ascolto. Per sua natura la musica si predispone alla trasformazione. Il rinnovamento del medesimo materiale ne permette la longevità, in forme sempre nuove.
La Metamorfosi è il segreto dell’immortalità della musica.

Trame Sonore pone in dialogo capolavori musicali d’ogni tempo con l’arte di Giulio Romano, Andrea Mantegna, Domenico Fetti, Pisanello e Rubens. Qui, gli appassionati di musica Classica ritrovano una dimensione d’ascolto più autentica: recuperando lo spirito originario del fare e fruire la musica da camera, i concerti trovano ambientazione in sale che per struttura, dimensioni e acustica richiamano i luoghi d’elezione per i quali quella musica veniva ideata e composta. Il Festival rappresenta un’occasione ideale per chi desideri riscoprire una città simbolo del Rinascimento, in prospettiva originale, attraverso una full immersion nel Bello, declinato nelle sue più alte espressioni.

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