MUSICA Voci di donne, Joy Guidry
14 novembre | 19.00
Sala dei Cavalli

“Voci di Donne” è un percorso formativo che intende valorizzare l’aspetto del contributo femminile al mondo della musica jazz contemporanea caratterizzata fino a qualche tempo fa prevalentemente dalla presenza maschile. Il progetto intende portare sotto i riflettori i diversi aspetti che caratterizzano la musica jazz, dalla la sua creazione alla sua diffusione grazie all’esperienza di musiciste, direttrici artistiche di festival e manager di agenzie internazionali.

Classe 1995, Joy Guidry è una fagottista e compositrice originaria di Houston. Nel 2021 si è aggiudicata il Berlin Prize For Young Artists che le ha permesso di pubblicare Radical Acceptance (2022), debut incentrato proprio sulla ricerca identitaria e la radicale accettazione (per l’appunto) di sé. Un lavoro complesso, articolato su uno spurio concept poi tradotto in una formula sonora dove il free-jazz incontra, scontrandosi, con drone-music e l’ambient più arcigna. Amen, pubblicato da Whited Sepulchre Records, s’inserisce con naturalezza nel medesimo solco tematico pacificandone e armonizzandone le increspature, anche grazie al supporto di artisti/amici quali Niecy Blues, Kalia Vandever, Jillian Grace e Jessie Cox. Quasi fosse la chiosa di una preghiera, suona come invocazione ma anche liberazione da pregiudizi in cui la stessa Guidry si era ingabbiata e, allo stesso tempo, punta ad essere da sprono per la comunità in cui oggi si riconosce pienamente. A rafforzare la portata del messaggio è il comparto sonoro che risulta essere solido e ben a fuoco rispetto agli esordi e segnato da rapide accelerazioni su cordate gospel (Angels) e bolle meditative più prossime all’ambient (I Will Always Miss You, It’s Okay to Let Me Go), passando per un jazz primigenio cucito sul suono centrale ed etereo del fagotto (Psalm 138:7) e il soul più viscerale (Members Don’t Get Weary).

Ingresso con biglietto del museo o gratuito con Supercard Cultura