Rassegna musicale ConTEmporanea
10/11/12 ottobre
Palazzo Te
A cura di Leonardo Zunica

Viviamo in un’era nella quale l’impatto tecnologico nella vita quotidiana diviene sempre più determinante. L’interazione costante tra uomo e le nuove frontiere della tecnologia (tra umano e non umano) ha cambiato il modo di relazionarci con il mondo, in un contesto che apre riflessioni filosofiche, economiche, politiche, ambientali ed artistiche forse solo immaginabili nell’ambito della science-fiction di qualche decennio fa.
In campo musicale lo sviluppo tecnologico ha avuto un ruolo di primo piano nella fondazione di nuove poetiche. Troviamo esempi di imbricazione tra l’ambito che viene definito generalmente post-umano e quei processi creativi che, come sottolinea lo studioso americano Douglas Burrett in Experimenting the human, art and music in the contemporary post-human, pongono orizzonti in cui la tecnologia può cambiare (o, di fatto, ha già cambiato) radicalmente il modo di sperimentare l’esperienza e la creazione musicale, «nel suo immanente coinvolgimento interdisciplinare nella scienza e nella tecnologia». Già nel 1965, con Music for Solo Performer Alvin Lucier (1931 -2021) richiedeva che ad un esecutore venissero applicati degli elettrodi che rilevassero gli impulsi elettrici del cervello e questi attivassero degli strumenti a percussione (si può vedere ancora il video qui https://www.youtube.com/watch?v=bIPU2ynqy2Y).
Ancora nel 2004 Pauline Oliveros (1932-2016) compositrice americana, figura centrale nello sviluppo della musica sperimentale ed elettronica del dopoguerra, attenta ai cambiamenti sociali della contemporaneità, si chiedeva come siffatta applicazione della tecnologia potesse influenzare “i futuri valori umani”.
ConTEmporanea è una rassegna musicale che raccoglie una galassia di voci umanissime della musica dell’ultima porzione del XX secolo e di quello da poco iniziato. Queste voci, che si levano dai compositori ormai storici come gli statunitensi Alvin Lucier, Steve Reich, il polacco Krzystof Penderecky, la finlandese Kaja Saariaho, i britannici Jonathan Harvey e David Lang e da una generazione di musicisti (tra cui molti italiani) nati a ridosso del XXI secolo e che si affaccia con coraggio su un orizzonte dominato da una cultura musicale mainstream e da profonde contraddizioni sociali, ci dicono qualcosa sulle metamorfosi della condizione umana, in un orizzonte sonoro di ricerca e riflessione, di profondità e meraviglia; o ancora di «love and rage» quel ritmo del cuore che, secondo Donna Haraway, figura di riferimento della filosofia post-umanista, caratterizza l’afflato dell’opera di Isaac Julien, artista e filmaker londinese la cui nuova installazione, All that changes you, Methamorphosis, commissionata per i cinquecento anni di Palazzo TE, è lo spettacolare contesto entro il quale questa rassegna vuole muoversi e dialogare attorno all’umano e alle sue mutevoli forme.

IL PROGRAMMA

10 ottobre, dalle ore 21.00
Sala dei Cavalli
  • Carlo Sampaolesi \ fisarmonica e dispositivi elettroacustici
    Dmitri Kourliandski (1976)
    Shiver (2010)
    Alvin Lucier
    Music for Accordion with Slow Sweep Pure Wave Oscillators (1993)
    Marco Baldini (1986)
    Fuochi (prima parte) (2024)
    Rebecca Saunders (1967)
    Flesh per fisarmonica sola con recitazione (2018)
    Marco Baldini
    Fuochi (seconda parte)
  • Bruna Di Virgilio \ pianoforte ed elettronica
    David Lang (1957)
    dai Memory Pieces: wed, grind (1992)
    Missy Mazzoli (1980)
    Isabelle Eberhardt Dreams of Pianos for piano and electronics (2007)
    Steve Reich (1936)
    6 pianos (1973)

11 ottobre, dalle ore 21.00
Sala dei Cavalli

  • Nicola Baroni \ violoncello ed elettronica
    Giovanni Battista Degli Antoni (1636-1698)
    Ricercata nr 2
    Krzysztof Penderecki (1933 – 2020)
    Capriccio per Siegfried Palm / Sarabanda J.S.Bach in memoriam
    Johathan Harvey (1939-2012)
    Curve with plateaux (2016)
    Kajia Saariaho (1952-2023)
    Petals per violoncello e live electronics (1988)
    Nicola Baroni
    The Wish to be a Red Indian per violoncello e sistema digitale interattivo
  • Icarus vs Muzak
    Marco Lazzaretti \ Martino Mora \ Matteo Rovatti percussioni
    Daniele Incerti tastiera

    Javier Alvarez (1956-2023)
    Temazcal per percussione e suoni elettroacustici (1984)
    Davide Spina (1997)
    Digital Solitude per percussione, tastiera e multimedia
    Bruce Hamilton (1966)
    Interzones per vibrafono ed elettronica
12 ottobre, dalle ore 21.00
Sala dei Cavalli
  • ISTANTANEA
    LAB-ECHOES
    Alma Napolitano \ violino
    Antonio Macaretti \ fisarmonica

    Annette Schlünz (1964)
    Labyrinthe 2a (2016)
    Francesco Del Nero
    Amore arido (2022)
    Antonio Macaret (1982)
    Tra pensieri (2025)
    Jonatan Sersam (1986)
    Liebeslied (2022)
    Denis Zardi
    Unescape room (2025)
    A2 Abd El Monim
    Dark clouds (2022)
  • COD DANZA
    LA MER Requiem per un mare scomparso
    Coreografia e concept: Chiara Olivieri
    Danza: Adele Piscitelli \ Alessandro Marconcini \ Federica Poma
    Marco Bissoli \ Zagana Capilupi
    Musiche: C. Debussy, T. Takemitsu, S. Davachi, G. Ligeti, M. Levi

In occasione degli spettacoli del festival ConTEmporanea sarà possibile visitare la mostra Isaac Julien. All that changes you. Metamorphosis fino alle 21:00. Ultimo ingresso alle 20:30.

Ingresso con biglietto del museo o gratuito con Supercard
Prenotazioni a questo link