PATRIMONIO E PRATICHE IN DIALOGO.

Il corso esplora il dialogo tra visione artistica e capacità di realizzazione, proponendo la creazione artistica come un processo collaborativo per il quale sono fondamentali i contributi di differenti professionalità. I partecipanti seguiranno un seminario condotto da Stefano Arienti, uno tra i più importanti e significativi artisti contemporanei italiani, e da Lino Reduzzi, artigiano vetraio e mosaicista ed esperto restauratore. Saranno frequenti le occasioni di contaminazione tra pratiche, scambio di linguaggi e confronto tra i gruppi. Questo non solo in virtù dell’idea, che anima questo modulo, di una intima connessione e inscindibilità tra pratiche artistiche e processi artigiani, ma anche perché, significativamente, i due maestri chiamati a guidare la classe hanno un’esperienza di lavoro comune e un dialogo continuo che rappresenta un valore aggiunto per questo corso.
Avendo sperimentato negli anni molte modalità di modificazione dei materiali, Stefano Arienti condividerà lo sviluppo e l’utilizzo di alcune delle sue tecniche di lavoro, ponendo particolare attenzione ai metodi di elaborazione, trasformazione e traduzione delle immagini, quali, ad esempio, graffi e strappi, ma anche l’utilizzo stratificato del pongo. L’artista condurrà le lezioni anche attraverso una modalità narrativa e dialogica, nella quale riferimenti al fare concreto si intrecciano con riflessioni sull’Arte e il suo Sistema, in un ambiente informale nel quale il Maestro mette sempre al centro l’ascolto dei desideri e delle pratiche di chi intraprenderà questo percorso.
Lino Reduzzi guiderà il gruppo a padroneggiare le tecniche di intonacatura, affresco e stucco lucido: forme espressive antiche e complesse, che consentono sperimentazioni versatili, ma la cui trasmissione è sempre meno diffusa. I partecipanti saranno condotti nell’adoperare e conoscere una varietà di strumenti e materiali, attraverso un processo di lavorazione accurato e sviluppato assieme passo per passo.
Il percorso residenziale è rivolto ad artisti, artigiani, designer, restauratori, operatori e mediatori culturali e si
terrà tra Palazzo Te e il Creative Lab nel quartiere Lunetta di Mantova.

I DOCENTI

STEFANO ARIENTI
È tra i più importanti e significativi artisti contemporanei italiani. Nato ad Asola, vicino a Mantova, vive a Milano. Ispirata dal professor Corrado Levi, la sua pratica si basa sul riutilizzo di materiali poveri e oggetti (carta, libri, cartoline, poster o fotografie, fazzoletti, plastica) per creare lavori stupefacenti. Arienti lavora sull’esperienza di meraviglia, estraniamento e partecipazione. Tra le diverse esposizioni di Arienti: la
Biennale di Venezia (Aperto 1990, 1993); Biennale di Istanbul (1992); Cocido y Crudo, Museo Reina Sofia, Madrid (1994); XII Quadriennale di Roma, 1996 (primo premio); Fatto in Italia, Centre d’Art Contemporain, Ginevra; ICA, Londra (1997); Gwangju Biennal (2008). Tra le sue personali: MAXXI, Roma (2004); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2005); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston (2007);
Fondazione Querini Stampalia, Venezia (2008); MAMbo (con Cesare Pietroiusti, 2008); Palazzo Ducale, Mantova (2009); Museion, Bolzano (con Massimo Bartolini, 2011); Chiostri di Sant’Eustorgio, Milano (2019); Galleria Christian Stein, Milano (2019).

LINO REDUZZI
Si dedica da oltre trentacinque anni a una costante e intensa pratica nei settori del restauro delle superfici decorate dell’architettura, della vetrata artistica e del mosaico.
La sua formazione professionale, dopo gli studi all’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, al liceo artistico di Bergamo e alla Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano, avviene in maniera incisiva nella prestigiosa bottega d’arte Fratelli Taragni di Redona (Bergamo), che frequenta in qualità di collaboratore fin da ragazzo. In questo contesto, nel solco di una solida tradizione, ha l’opportunità di praticare e acquisire le molteplici tecniche legate al restauro conservativo, alla decorazione pittorica e all’arte
della vetrata istoriata.
A partire dal 1990, in seguito a importanti esperienze con maestri mosaicisti ravennati che gli permettono di indagare la tecnica del mosaico, affianca alla sua consueta attività quella musiva. Animato fin da giovane da un sincero e profondo interesse per l’arte contemporanea, a partire dagli anni Novanta decide di mettere a disposizione di artisti e architetti le proprie conoscenze tecniche, ormai ben consolidate, lavorando al loro fianco nella realizzazione di vetrate e opere musive e supportandoli nelle fasi di progettazione, di esecuzione e di gestione e manutenzione di grandi installazioni. Proprio in quest’ottica si collocano i numerosi lavori realizzati da Reduzzi, nei quali le raffinate e antiche tecniche artigianali, proprie della creatività e della tradizione artistica italiane, rivivono in maniera spontanea in opere nuove concepite da artisti e architetti contemporanei, esaltandole e impreziosendole allo stesso tempo.
Tra i principali e più recenti artisti con cui Lino Reduzzi ha collaborato ricordiamo Stefano Arienti, Mario Botta, Sandro Chia, Hsiao Chin, Andrea Mastrovito, James Lee Byars, Mimmo Paladino, Giuseppe Penone, Gian Maria Tosatti, Giuliano Vangi.

LA SCUOLA

La Scuola di Palazzo Te è il percorso di ricerca residenziale della Fondazione Palazzo Te dedicato alle arti e alla progettualità culturale.
La mission della Scuola è di accrescere le capacità di azione, di pensiero e di sviluppo nel campo della produzione culturale contemporanea. L’intervento della Scuola si concentra in particolare sulla relazione tra patrimonio, tradizione, linguaggi ereditati, cultura contemporanea e capacità di progetto, con l’intento di ispirare visioni, nuove prospettive di ricerca e nuovi progetti culturali, e di formare alle capacità necessarie per la loro attuazione.
Il progetto residenziale implica una relazione diretta e duratura con importanti artisti contemporanei, pensatori e manager di istituzioni culturali, partendo dall’idea che il rapporto tra le pratiche artistiche e l’attivismo culturale, la concettualizzazione delle politiche culturali e le opere di mediazione culturale, possa essere fruttifero.
La Scuola ha luogo all’interno del prestigioso Palazzo Te, capolavoro cinquecentesco di Giulio Romano a Mantova.
La Scuola di Palazzo Te propone brevi programmi residenziali, guidati da un corpo docenti esterno composto da ricercatori, artisti ed esperti in diverse discipline artistiche e scientifiche.
I programmi didattici 2022, articolati nei moduli “Studiare Arte” e “Fare Arte”, sono aperti a studenti, professionisti e mediatori della cultura italiani e internazionali.

DATE
20-26.09.2022

DOCENTI
Stefano Arienti
Lino Reduzzi

ORARI
Percorso residenziale a tempo pieno

PRODUZIONE
Fondazione Palazzo Te

IN COLLABORAZIONE CON
Pantacon – Creative Lab

CON IL CONTRIBUTO DEL
PIC

PARTECIPAZIONE
La scuola è rivolta ad un massimo di 15 partecipanti. Ogni candidato dovrà iscriversi compilando il bando
qui di seguito e inviarlo allegando CV e una lettera motivazionale.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE
La quota di partecipazione include le sessioni di lavoro e il pranzo comune
FARE ARTE 20/26 settembre – 300€ IVA esclusa con sottoscrizione di Supercard Cultura

INFO
segreteria@fondazionepalazzote.it
+39 0376 369198

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SERATE APERTE

Nell’ambito delle attività della Scuola di Palazzo Te è in programma un ciclo di incontri, talk e conversazioni con i docenti e altri ospiti. Gli appuntamenti serali sono aperti al pubblico.
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Film documentario “Fare Arte 2018” di Mario Piavoli e Gian Maria Pontiroli