I Gonzaga a Mantova negli anni del loro splendore hanno inventato una delle più importanti e machiavelliche corti del Rinascimento. Un sistema di rappresentazione e riproduzione del potere e delle èlites che ha interpretato una stagione di governo capace di creare una delle più belle gemme urbane del mondo. Una corte potente, che ha incarnato il senso dell’umanesimo e dei suoi sviluppi cinquecenteschi, che ha ospitato i più grandi architetti, poeti, musicisti, che ha inventato un sistema educativo, e in parte rappresentato nell’età della transizione verso lo stato nazionale territoriale la rappresentazione laica della potenza assoluta.